La Gipsoteca conserva le opere dell’artista Libero Andreotti, considerato dalla critica moderna il maggiore scultore italiano del primo Novecento, nato a Pescia nel 1875, i cui lavori scultorei e pittorici sono presenti in collezioni pubbliche e private di tutto il mondo.
Il museo, con il quale la città di Pescia nel 1992 ha voluto celebrare il suo illustre cittadino, offre un itinerario attraverso quella che è stata la produzione di gessi, realizzati per essere poi tradotti in opere in bronzo e marmo. Forme di una bellezza tradizionale, le quali, pur risentendo di un’impostazione accademica, sono rese con una profonda naturalezza, che domina l’ampia esemplificazione dei soggetti esplorati dall’artista, creando una sorta di filo conduttore fra tormento e gioia, fra fatica e divertimento.
Al piano terra del museo si trova la produzione monumentale, mentre al secondo piano sono state raccolte opere fortemente significanti nella resa formale, fra cui “Le nouveau nè”, dove due mani sostengono un bambino appena nato, tappa di un racconto domestico e simbolo di vita, e la “Danzatrice con la Maschera di Medusa”, sintesi di un movimento che non esaspera le forme.
La Gipsoteca è ospitata nel Palagio, antica sede del Podestà, risalente al XIII secolo, che si affaccia su Piazza del Palagio di impianto medievale e dalla singolare forma allungata.