Al Museo Nazionale di Casa Giusti torna l’appuntamento con Voci di Donne, il ciclo di appuntamenti in occasione della Giornata Internazionale della Donna.
Questa III edizione verterà sul tema Donne e Scienza, riportando alla luce storie di figure femminili che, nonostante ostacoli e ingiustizie, hanno dato un contributo straordinario alla ricerca scientifica.
Il percorso inizierà con le astronome che hanno rivoluzionato la conoscenza del cosmo, da Margherita Sarrocchi a Henrietta Leavitt, passando per Émilie du Châtelet e Mary Somerville. Si proseguirà con la storia di Marianna Paulucci Panciatichi Ximenes, paleontologa, botanica e malacologa vissuta nella Firenze dell’Ottocento, e con quella di Trotula De Ruggiero, la prima ginecologa europea dell’XI secolo, pioniera della prevenzione e dell’igiene. Infine, si ascolterà la voce di Ipazia di Alessandria, matematica, astronoma e filosofa, simbolo della libertà di pensiero.
Attraverso questi racconti si apriranno riflessioni sulle sfide ancora presenti nel mondo accademico e nella società nel riconoscere pienamente il valore delle donne nella scienza. Gli incontri saranno arricchiti da letture di testi e poesie a cura degli allievi dell’Associazione Culturale e Teatrale Progetto IDRA.
La rassegna è in collaborazione con il Comune di Monsummano e l’Associazione Amici di Casa Giusti.
Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero. Non è necessaria la prenotazione.
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Programma
Sabato 8 marzo
Ore 16 – Natacha Fabbri
Verso il cielo della parità. Donne e astronomia
La conversazione esplorerà il ruolo delle donne nello studio del cielo, dal loro contributo all’astronomia alla rappresentazione nelle costellazioni e nelle muse. Si analizzerà come abbiano usato il cielo per rivendicare l’uguaglianza intellettuale e il diritto a un’educazione scientifica paritaria, affrontando pregiudizi e discriminazioni sin dal Seicento.
Natacha Fabbri, dottore di ricerca in filosofia presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, insegna Storia della scienza all’Università di Siena ed è responsabile di progetti di ricerca al Museo Galileo. Ha co-curato la mostra Donne del cielo: da muse a scienziate e si occupa di rapporti tra musica e scienza, filosofia e storia della scienza tra Rinascimento ed età moderna. Tra le sue pubblicazioni, Profili di donne sulla Luna. Riflessi di scienza, filosofia e letteratura (Pisa, 2022).
Venerdi 14 marzo
Ore 16 – Stefania Lotti
Gusci, penne e foglie: gli studi naturalistici di Marianna Panciatichi Ximenes d’Aragona Paulucci
Marianna Panciatichi Paulucci, figlia del marchese Ferdinando, nacque a Firenze nel 1835 e coltivò fin da giovane la passione per le scienze naturali. Osservatrice attenta del territorio, condusse ricerche sul campo tra le proprietà di famiglia, come il parco del Castello di Sammezzano, e altre località, anche estere. Con determinazione e meticolosità, divenne un’esperta di malacologia e si affermò nel dibattito scientifico, allora riservato agli uomini.
Stefania Lotti, laureata in Scienze Biologiche, è curatrice al Museo della Fondazione Scienza e Tecnica di Firenze, dove dal 1998 si occupa della conservazione delle collezioni di scienze naturali. Tra i suoi studi figura l’analisi dell’Erbario di Marianna Panciatichi Paulucci, presentata nella prima giornata di studio dedicata alla scienziata.
Domenica 23 marzo
Ore 16 – Paola Presciuttini
Trotula, quasi magistra
La storia di Trotula de Ruggiero, la prima donna medico conosciuta, è rimasta nell’ombra per un millennio. Erede della sapienza delle Mulieres Salernitane, esercitò, insegnò e scrisse di medicina. Dalle poche fonti rimaste è nato il romanzo Trotula, che ne racconta la vita tra realtà e immaginazione.
Paola Presciuttini, nata a Firenze nel 1970, si definisce una Cantastorie. Laureata in Lettere e Filosofia, è stata allieva e collaboratrice di Dacia Maraini. Dal 1994 pubblica romanzi e racconti, scrive per il teatro e la pubblicità e insegna Scrittura Creativa da trent’anni. Il suo romanzo più noto, Trotula (Meridiano Zero, 2014), frutto di anni di ricerca, intreccia con maestria storia e scrittura evocativa.
Sabato 29 marzo
Ore 16 – Caterina Ranieri
Ipazia d’Alessandria: crepuscolo di un mondo che muore o alba di un futuro che fiorisce e lentamente avanza?
Ipazia, matematica, astronoma e filosofa, nacque tra il 355 e il 370 e morì nel 475. Figlia del matematico Teone, fu capo della scuola neoplatonica di Alessandria. Le sue scoperte la resero famosa, ma anche la sua tragica morte per mano di una folla di fanatici cristiani. Amata dagli illuministi e da Leopardi, è protagonista in un racconto di Calvino e ha ispirato saggi e musicisti.
Caterina Ranieri, già docente di Storia e Filosofia, è studiosa e ricercatrice. Ha pubblicato saggi su riviste e volumi di critica letteraria, storica e filosofica, tra cui Onirico e dionisiaco in Cesare Pavese e Semata. Ha anche partecipato a studi sull’opera di Giuseppe Giusti in occasione del bicentenario della sua nascita.
Info
Comune di Monsummano Terme
cultura@comune.monsummano-terme.pt.it
+39 0572 959228
Museo Nazionale di Casa Giusti
drm-tos.casagiusti@cultura.gov.it
+39 0572 95096039